Cinquanta sfumature di verdastro Understand article

Tradotto da Francesca Nuzzo. Per aiutare i nostri alunni affetti da daltonismo, dobbiamo capire la loro condizione.

Eredità legata all’X significa
che gli uomini sono molto
più soggetti a soffrire di CVD

Immagine per gentile
concessione di OpenStax
College; Fonte d’immagine:
Wikimedia commons

Come insegnanti siamo sempre più consapevoli dei modi attraverso cui alcuni ragazzi possono essere penalizzati a scuola, ma un gruppo, spesso trascurato, é quello affetto da deficit nella visione cromatica (CVD), meglio noto come daltonismo. La CVD consiste nell’inabilità o ridotta capacità di vedere i colori, o di percepirne le differenze, in normali condizioni di luce. Si stima che 1 ragazzo su 12 ed 1 ragazza su 200 soffra di alcune forme di CVD, il che suggerisce la presenza di almeno un bambino daltonico in ogni classe.

Esistono diverse forme di CVD, ma tutte comportano alcune difficoltà in compiti legati al colore, dal fare sport di squadra o compilare fogli di lavoro e mappe,al rifiutare di mangiare qualcosa che appare particolarmente sgradevole. (Holmes, 2011). Molti ragazzi adottano delle strategie per fronteggiare il CVD, a tal punto che l’80% termina la scuola elementare senza sapere di esserne affetti. Da quanto ci risulta, le scuole elementari europee non esaminano regolarmente gli studenti per il CVD. Al contrario, alcuni ragazzi potrebbero essere erroneamente etichettati come pigri, problematici o distratti. Sebbene molti insegnanti conoscano il daltonismo, solo pochi di loro comprendono i reali problemi ad esso associati o hanno delle strategie per relazionarsi con studenti affetti da CVD.

Cosa è la CVD?

Il daltonismo é in genere una malattia genetica congenita. Il gene per il daltonismo rosso/verde e blu, presente sul cromosoma X, é ereditato dai genitori. Poiché le donne hanno due cromosomi X, la maggior parte di loro, pur avendo il gene del daltonismo, hanno anche una copia sana dello stesso gene. Gli uomini, che hanno solo un cromosoma X, non hanno una controparte sana; ecco perché gli uomini sono affetti in misura maggiore rispetto alle donne.

Non tutte le forme di CVD sono ereditarie: alcune persone acquisiscono tale condizione in seguito a malattie croniche, come diabete, sclerosi multipla, malattie epatiche e diverse patologie oculari.

Illustrazione della
distribuzione delle cellule di
un cono in un soggetto con
visione cromatica normale
(destra), e uno con retina
daltonica (protanopica)
(sinistra). Il centro della
fovea ha solo pochi coni
sensibili al blu

Immagine gentilmente
concessa da Mark Fairchild

La retina all’interno dell’occhio ha due tipi di fotorecettori: bastoncelli e coni. I bastoncelli captano la luce in condizioni poco luminose, come la notte, e i coni rilevano il colore. Quando si osserva un oggetto, la luce attraversa l’occhio e stimola sia coni che bastoncelli. Il cervello interpreta i segnali provenienti dai coni permettendo la visione del colore dell’oggetto. I nostri occhi hanno 3 coni sensibili a luce di diversa lunghezza d’onda. Tali coni sono in genere detti rosso, verde e blu, in quanto la loro sensibilità corrisponde principalmente a questi colori, sebbene siano in realtà sensibili ad un’ampia gamma di tonalità. Combinando la sensibilità di questi coni, il nostro sistema visivo ci consente di percepire diversi colori. Per esempio, quando i coni rosso e blu vengono in qualche modo stimolati, si vedrà il viola.

L’esatta causa fisica del daltonismo non é nota ma si ritiene che esso sia causato da un difetto nei coni o nel sistema di trasmissione del segnale dai coni al cervello.

I daltonici avranno dei coni o dei sistemi di trasmissione che funzionano in maniera diversa da coloro che hanno una vista ‘normale’. Ad esempio coloro che hanno un deficit dei coni rosso/verde percepiranno tali colori come due  tonalità molto simili di verdastro. Gli individui con un difetto di rosso e verde vedranno il mondo in maniera simile in quanto tali colori sono molto vicini nello spettro luminoso. Questo difetto rosso/verde é noto come protanopia (ridotta sensibilità alla luce rossa) o deuteranopia (  ridotta sensibilità al verde). Questi tipi di daltonismo diventano rilevanti quando si osserva la frutta matura e acerba, il semaforo o compiti corretti con contrasto rosso e verde.

Figura 1: L’immagine a
sinistra mostra ciò che ha
disegnato un bambino affetto
da CVD

Immagine per gentile
concessione di David Featonby

Nella figura 1, ad un alunno di 5 anni affetto da protanopia (deficienza del rosso) è stato chiesto di ordinare i numeri in ordine crescente colorando ogni gruppo di 3 palloncini in verde, giallo e blu. Questo bambino è un brillante ragazzo con una buona padronanza dei numeri ma si può vedere che ha delle difficoltà nel rilevare il rosso. Il primo pallone blu è stato colorato di viola prima che fosse corretto a blu (forse  copiando da un altro studente) ma i palloncini che sarebbero dovuti essere verdi sono stati colorati di rosso. Sfortunatamente, l’insegnante ha erroneamente diagnosticato il problema come avente a che fare con il senso numerico. Se interpretiamo cosa il bambino ha visto, i palloncini sembrano essere colorati correttamente. Una confusione è avvenuta solo nelle ultime immagini in cui l’insegnante è intervenuto, probabilmente confondendo l’ alunno ancora di più! Possiamo tutti immaginare come un tale errore di diagnosi possa minare la sicurezza del bambino, causare confusione ed avere un effetto a lungo termine sul suo progresso.

Sarà chiaro agli insegnanti che, in un soggetto daltonico, molte e diverse aree del percorso di studi ed oltre saranno alterate. Spesso quegli effetti saranno mascherati da strategie di copiatura, ma molte mansioni diventeranno significativamente complicate per via della CVD.

Non spetta all’insegnante diagnosticare la CVD in un bambino, ma se siamo consapevoli degli errori che un bambino affetto da CVD può commettere, possiamo forse allertare i genitori sui possibili problemi. Tutti noi possiamo individuare se i bambini trovano alcuni compiti particolarmente impegnativi ed identificare se questi sono associati ai colori. Qualsiasi mescolanza dei colori è un indizio sicuro; gli individui con CVD non sono ciechi, ma percepiscono i colori in modo diverso da noi e potrebbero evitare quei compiti che implicano una selezione cromatica.

Esiste una mole crescente di siti internetw1 e tecnologiew2 che possono aiutare gli insegnanti nel capire la CVD, come i programmi usati per creare alcune immagini di questo articolow3. Potreste usarli con i vostri studenti per esplorare il loro daltonismo.

È per il bene di tutti che gli insegnanti siano consapevoli delle possibili difficoltà che i loro studenti possono incontrare, sia in classe sia nella vita. Speriamo che questo articolo dia un’idea delle sfide poste dalla CVD.  È auspicabile che in questo modo si possa aiutare almeno un bambino in ogni classe.

Figura 2: tavola dei colori ottimizzata per individui daltonici. P e D indicano i colori così come percepiti rispettivamente da protanopia e deuteranopia
Preso da Wong, 2011

Come aiutare i bambini affetti da CVD

Fare:

  • Essere consapevoli della CVD e di come essa si manifesta.
  • Usare laddove possibile la luce naturale.
  • Usare degli indicatori secondari, e.g. segni sulle etichette o parole sottolineate.
  • Usare come colori di contrasto il giallo, blu e bianco.
  • Avere una tavola dei colori per identificare i colori per studenti con CVD.
  • Usare delle linee chiare tra colori.
  • Etichettare matite colorate con il nome del colore corrispondente.
  • Usare oggetti grandi, da tenere insieme.

Evitare:

  • Evidenziare le correzioni in rosso e verde su di una lavagna bianca o sui libri.
  • Usare fogli di lavoro o programmi che dipendono dal colore.
  • Usare confezioni miste di matite/pastelli colorati e non etichettati.
  • Usare etichette colorate sui libri della biblioteca per indicare diversi livelli di lettura.
  • Usare il sistema semaforo per le valutazioni.
  • Usare contatori a tinta unita nei giochi, e.g. l’abaco.
  • Usare libri che evidenziano suoni familiari con colori.

References

  • Holmes W (2011) Colour vision testing: what can be achieved in everyday practice? Optometry in Practice 12(4): 167–178. Guarda il sito del giornale or usa il link diretto.
  • Wong B (2011) Color blindness. Nature Methods 8: 441. doi:10.1038/nmeth.1618

Web References

  • w1 – Nel Regno Unito, Colour Blind Awareness fornisce informazioni utili ad insegnanti e genitori così come seminari di gruppo per gli insegnanti. Organizzazioni simili potrebbero esistere nel vostro paese.
  • w2 –  Insieme all’università dell’East Anglia, nel Regno Unito, Spectral Edge ha dato il via a nuovi approcci per la fusione di immagini, processi basati sulla percezione cromatica e amplificazione dell’immagine.
  • w3 – Per creare le immagini di questo articolo, gli autori hanno usato due programmi per alterare le immagini e mostrare come i bambini con diversi gradi di CVD percepiscono oggetti e  immagini colorati:
    • iDalonizer app per smartphone usa la camera integrata per permettere agli insegnanti di verificare immediatamente se ciò che loro stanno mostrando sia chiaro a chiunque abbia diversi gradi di CVD.
    • Vischeck programme usa file di immagine caricati e produce un’ immagine così come è vista da chi ha diversi tipi di CVD.

Resources

  • In questo video dell’ Università di Washington in St.Louis negli Stati Uniti d’ America, Amanda Melin spiega come il daltonismo possa avere altri benefici, come individuare il mimetismo.  

Institutions

Science on Stage

Review

Un articolo molto illustrativo che mette in risalto un problema poco noto e che potrebbe aiutare gli insegnanti nel supportare adeguatamente gli studenti. L’articolo dà delle informazioni che dovrebbero essere fornite ad ogni insegnante ad ogni livello scolastico. È una fonte facile da leggere che aiuta i docenti ad identificare studenti con CVD e, ancora più importante, li aiuta a superare le difficoltà nell’apprendimento causate dalla CVD.

Christiana Th. Nicolaou, Cyprus

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