Quello che gli europei pensano (e sanno) realmente di scienza e tecnologia Inspire article

Traduzione di Claudia Mignone. Quanto sanno davvero gli europei di scienza e tecnologia? Cosa ne pensano? E soprattutto, gliene importa? Russ Hodge del Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare presenta il resoconto di uno dei sondaggi dell' “Eurobarometro”.

É evidente che la scienza e la tecnologia stiano attraversando un’evoluzione piú rapida che mai: basta entrare in un grande magazzino di prodotti elettronici, visualizzare la propria casa con Google Earthw1, o sperimentare uno di quei navigatori parlanti che ci fanno quasi pensare di poter guidare ad occhi chiusi (da non provare). Davanti a tutto questo progresso, si potrebbe pensare che la conoscenza della gente relativa a scienza e tecnologia – e il loro interesse su cio’ – si stia evolvendo allo stesso ritmo. Purtroppo non é cosí. Negli ultimi anni l’interesse complessivo degli europei verso la scienza e la tecnologia é diminuito – si tratta di uno degli andamenti rivelati da una recente serie di sondaggi chiave, gli Eurobarometriw2. I risultati di queste inchieste saranno sicuramente interessanti per i docenti, che rappresentano probabilmente la nostra principale speranza di poter cambiare la situazione. Le inchieste complete e un’attenta analisi dei loro risultati si possono trovare in retew2. Questo articolo ne presenta i punti salienti.

Da oltre un decennio, l’Unione Europea (UE) conduce periodicamente delle indagini, dette Eurobarometri, per sondare l’opinione pubblica e la conoscenza su una serie di tematiche in tutti i suoi stati membri. Una delle ragioni é quella di trovare un terreno comune, dal momento che la UE conduce politiche in paesi caratterizzati da culture molto diverse; un’altro motivo é quello di valutare gli effetti dei precedenti programmi effettuati dalla UE stessa. I risultati vengono usati anche per decidere che tipo di progetti verranno sostenuti dalla Commissione Europea nei prossimi anni, sia per quanto riguarda l’istruzione che per altri ambiti. Due speciali Eurobarometri condotti all’inizio del 2005 dovrebbero essere di particolare interesse per i docenti di discipline scientifiche: `Gli Europei, la Scienza e la Tecnologia’ e `Valori Sociali, Scienza e Tecnologia’. Questo articolo si concentra sul primo dei due.

Lo scopo dell’Eurobarometro dal titolo `Gli Europei, la Scienza e la Tecnologia’ era quello di determinare:

  • L’interesse e il livello di informazione dei cittadini Europei
  • La loro immagine e conoscenza di scienza e tecnologia
  • Il loro atteggiamento nei confronti di scienza e tecnologia
  • Le loro idee circa le responsabilita’ di scienziati e politici
  • La loro percezione della ricerca scientifica in Europa rispetto ad altri paesi del mondo.

L’analisi si concentra dapprima sulle tendenze complessive europee, e successivamente divide le risposte per rivelare alcune differenze affascinanti tra nazioni, generi e altri gruppi sociali. I risultati vengono confrontati con inchieste precedenti per vedere come stia evolvendo l’atteggiamento degli europei riguardo a questi argomenti. Qui sotto sono riportate alcune delle domande e una breve analisi dei risultati.

Domanda: “Parliamo delle tematiche che le interessano nella stampa e nell’informazione televisiva. Per ogni tematica che nomino mi dica per favore se Lei é molto interessato, abbastanza interessato o per niente interessato.”
 

Tematiche Molto interessato Abbastanza interessato Per niente interessato
2005 1992 Diff. 2005 1992 diff. 2005 1992 diff.
Inquinamento ambientale 38% 56% -18 49% 38% +11 12% 6% +6
Nuove scoperte mediche 33% 45% -12 50% 44% +6 16% 10% +6
Nuove invenzioni e tecnologie 30% 35% -5 48% 47% +1 21% 18% +3
Nuove scoperte scientifiche 30% 38% -8 48% 45% +3 20% 16% +4
Notizie sportive 26% 29% -3 42% 38% +4 32% 33% -1
Politica 22% 28% -6 49% 52% -3 29% 20% +9

Questi sono i risultati relativi all’Europa complessivamente (per ciascuno dei 25 stati membri/candidati dell’UE sono state intervistate 1000 persone). In totale, c’é un notevole calo nel numero di persone che sostengono di essere “molto interessate” ad argomenti scientifici tra il 1992 e il 2005. Si riscontrano inoltre delle differenze interessanti tra i vari paesi. Nel tentativo di rintracciare le motivazioni che sono alla base di queste tendenze, gli intervistatori hanno accorpato le prime quattro tematiche in una categoria generale (“nuove invenzioni e tecnologie”) per effettuare un’analisi stato per stato. Gli intervistati che mostrano il piu’ alto interesse sono a Cipro: il 54% ha detto di essere “molto interessato”, molto al di sopra della media europea. All’altra estremitá dello spettro, solo il 14% dei Lituani ha dichirato di essere `molto interessato’, insieme al 15% dei Rumeni, al 16% degli Italiani, al 17% dei Bulgari e al 18% dei Portoghesi.

Dividendo le risposte in diversi gruppi, emergono alcune tendenze interessanti:
 

“Molto interessati alle nuove invenzioni e tecnologie”
Uomini
Donne
40%
21%
Dai 15 ai 24 anni
Oltre i 55 anni
38%
24%
Ha terminato gli studi dopo i 20 anni
Ha terminato gli studi entro i 15 anni
41%
19%

A coloro che hanno dichiarato di essere molto interessati o abbastanza interessati é stato chiesto di fare una classifica con le tematiche verso cui nutrono maggiore interesse. Ecco le loro risposte:
 

Medicina

61%

L’ambiente

47%

Scienze umanistiche (storia, letteratura, teologia, ecc)

30%

Internet

29%

Economia e scienze sociali

24%

Astronomia e scienza dello spazio

23%

Genetica

23%

Nanotecnologie

8%

Si osservano inoltre delle differenze sorprendenti nel modo in cui gli appartenenti ai vari gruppi hanno classificato queste tematiche. Per esempio, per quanto riguarda la medicina, i risultati sono:
 

Persone che hanno nominato la medicina come la tematica a cui sono maggiormente interessati
Uomini
Donne
50%
73%
Dai 15 ai 24 anni
Oltre i 55 anni
40%
73%
Ha terminato gli studi entro i 15 anni
Ha terminato gli studi dopo i 20 anni
Sta ancora studiando
73%
61%
38%

3951 persone sono risultate essere “per niente interessate” alle nuove invenzioni, tecnologie e scoperte scientifiche, e l’inchiesta ha chiesto loro perché. Le risposte piú frequenti sono state:
 

““Non ci capisco niente” 32%
“Non mi importa” 31%
“Non mi serve” 16%

Perché le persone non ci capiscono niente? Gli intervistatori hanno chiesto ai partecipanti: “Si sente molto informato, moderatamente informato o scarsamente informato riguardo a queste tematiche nella stampa e nell’informazione televisiva?” Ecco un elenco dei risultati:
 

Tematiche Molto informato Abbastanza informato Scarsamente informato
2005 1992 diff. 2005 1992 diff. 2005 1992 diff.
Inquinamento ambientale 15% 25% -10 61% 60% +1 23% 18% +9
Nuove scoperte mediche 11% 12% -1 59% 59% 0 28% 18% 0
Nuove invenzioni e tecnologie 11% 9% +2 53% 53% 0 35% 36% -1
Nuove scoperte scientifiche 10% 9% +1 51% 51% 0 37% 37% 0
Notizie sportive 28% 26% +2 41% 40% 0 29% 32% -3
Politica 20% 20% 0 55% 60% -5 24% 19% +5

L’indagine ha poi chiesto alla gente dove reperisca le proprie informazioni sulle tematiche scientifiche. I risultati sono i seguenti:
 

Quanto spesso Lei…

Abitualmente

Ogni tanto

Raramente

Mai

Legge articoli scientifici su giornali, riviste o su internet? 19% 40% 20% 20%
Parla con i Suoi amici di scienza e tecnologia? 10% 37% 26% 27%
Prende parte a incontri pubblici o dibattiti che trattano di scienza o tecnologia? 2% 8% 19% 71%
SFirma petizioni o protesta in piazza contro l’energia nuclare, le biotecnologie o in favore dell’ambiente? 2% 11% 14% 73%

In seguito e’ stato chiesto alle persone quali dei seguenti istituti visitano:
 

Quali dei seguenti luoghi ha visitato negli ultimi 12 mesi?
Biblioteca pubblica 34%
Zoo o acquario 27%
Museo d’arte 23%
Museo delle scienze, della tecnologia o centro scientifico 16%
Mostra scientifica o settimana della scienza 8%

É interessante notare come in Svezia una percentuale molto elevata della popolazione visiti centri scientifici o musei delle scienze e della tecnologia: il 36% degli intervistati si é recato in un posto simile nell’arco dell’ultimo anno. Complessivamente in Europa c’é una forte correlazione tra il livello di istruzione di una persona e questo tipo di visite: il 25% delle persone che ha terminato gli studi dopo i 20 anni ha visitato uno di questi luoghi, contro il 7% delle persone che hanno smesso di studiare entro i 15 anni.

Un’altra parte dell’inchiesta riguarda la conoscenza da parte della gente di specifici dati scientifici. Sono state formulate tredici affermazioni, e gli intervistati dovevano decidere se fossero vere o false. La tabella qui sotto mostra il risultato globale.

Fra i 25 paesi intervistati, la Svezia ha la percentuale piú alta di risposte corrette (79%); Cipro ha invece la piú bassa (49%). In molti paesi, la percentuale di risposte corrette e’ cresciuta sensibilmente rispetto a quando le stesse domande furono proposte nel 1992: Belgio (13%), Germania (10%), Irlanda (10%), Lussemburgo (17%) e Paesi Bassi (11%). Si riscontrano grandi differenze tra le risposte fornite da vari gruppi:

Of the 25 countries tested, Sweden has the highest percentage of correct answers (79%); Cyprus has the lowest (49%). In several countries, the percentage of correct answers has risen appreciably since the same questions were asked in 1992: Belgium (13%), Germany (10%), Ireland (10%), Luxembourg (17%) and the Netherlands (11%). There are large differences between the answers given by various groups:
 

Gruppo Media di risposte esatte
Uomini
Donne
70%
62%
Dai 15 ai 24 anni
Oltre i 55 anni
70%
59%
Ha terminato gli studi entro i 15 anni
Ha terminato gli studi dopo i 20 anni
53%
76%
Partecipa a funzioni religiose piu’ di una volta la settimana
Non partecipa mai a funzioni religiose
54%
70%

Un punto chiave di questo Eurobarometro riguarda l’atteggiamento del pubblico nei confronti della scienza: temi come la fiducia e l’ottimismo nei confronti della capacitá della scienza di migliorare la societá e il mondo. Alla domanda “Tra le seguenti categorie di persone e organizzazioni, quali ritiene che siano le tre meglio qualificate per spiegarLe l’impatto degli sviluppi scientifici e tecnologici sulla societá?”, i partecipanti hanno risposto:
 

Scienziati impiegati in un’universitá o centro di ricerca nazionale 52%
Giornalisti televisivi 32%
Scienziati impiegati in un centro di ricerca industriale 28%
Giornalisti della carta stampata 25%
Medici 23%
Associazioni per la protezione dell’ambiente 21%
Associazioni di consumatori 16%
Scrittori e intellettuali 10%
L’industria 6%
Il governo 6%
Politici 5%

Agli intervistati é stato poi chiesto di commentare la seguente affermazione: “Un giorno la scienza sará in grado di dare un quadro completo di come funzionano la natura e l’universo”. La reazione media in giro per l’Europa é la seguente: il 50% si é mostrato d’accordo, il 26% non d’accordo, e il resto nessuna delle sue (o non sa). Ma qui le reazioni relative ai vari paesi sono estremamente diverse. A Malta e in Grecia, piú del 70% della popolazione e’ d’accordo, mentre lo é solo il 27% degli svedesi intervistati (il 54% non é d’accordo), e i risultati sono pressoché gli stessi negli altri paesi nordici e in Islanda.

Anche l’ottimismo globale riguardo alle potenzialitá della scienza é stato misurato chiedendo una reazione alle seguenti affermazioni:
 

Affermazione D’accordo Non d’accordo
Il progresso scientifico e tecnologico ci aiuterá a debellare malattie come l’AIDS, il cancro, ecc. 88% 4%
Scienza e tecnologia rendono la nostra vita piú salutare, piú facile e piú comoda. 78% 6%
Grazie alla scienza e alla tecnologia, le generazioni future avranno piú opportunitá. 77% 8%
I benefici portati dalla scienza sono maggiori di qualsiasi effetto nocivo che essa possa avere. 52% 14%
Scienza e tecnologia ci aiuteranno ad eliminare la povertá e la fame nel mondo. 39% 37%
Grazie agli sviluppi scientifici e tecnologici, le risorse della terra saranno inesauribili. 23% 54%
Scienza e tecnologia possono risolvere qualsiasi problema. 21% 58$

Il resto degli intervistati ha risposto “non sono né d’accordo né non d’accordo” oppure “non so”. Anche qui vi sono interessanti differenze tra i vari paesi, che varrebbe la pena studiare in maggior dettaglio.

L’inchiesta andava poi avanti con domande su specifiche tecnologie e applicazioni. Alle persone veniva chiesta la loro opinione sulle seguenti affermazioni:
 

Affermazione D’accordo Non d’accordo
Scienza e tecnologia sono responsabili per la maggior parte dei problemi ambientali odierni. 57% 20%
Il cibo proveniente da organismi geneticamente modificati é pericoloso. 54% 14%
Scienza e tecnologia non possono giocare un vero ruolo nel migliorare l’ambiente. 28% 50%

Queste domande mostrano alcune tra le piú grandi differenze fra le tendenze all’interno dell’Europa. I ciprioti (88%) e i greci (80%) sono i piú preoccupati riguardo agli alimenti geneticamente modificati, mentre molta meno apprensione si riscontra nel Regno Unito (il 33% e’ d’accordo che siano pericolosi,  il 23% no) e nei Paesi Bassi (il 30% é d’accordo, il 39% no)

L’indagine comprendeva anche una piccola “pagella” sull’insegnamento scientifico in tutta Europa; é stato chiesto di commentare la seguente affermazione: “Le lezioni di scienze a scuola non sono abbastanza coinvolgenti”. Ecco alcune delle reazioni:
 

Paese D’accordo Non d’accordo
25 paesi membri/candidati dell’UE 50% 15%
Turchia 66% 9%
Svezia 64% 6%
Slovenia 63% 10%
Austria 61% 8%
Francia 60% 10%
Portogallo 60% 6%
Malta 39% 21%
Germania 36% 36%
Repubblica Ceca 36% 11%
Cpiro 29% 30%

Questo é solo un piccolo assaggio di un’ampia inchiesta che fornisce molti altri dettagli sullo stato delle conoscenze e percezioni scientifiche nella popolazione europea. É un utile risultato aver raccolto questi numeri; la domanda vera é cosa essi significhino. Rispondere a questa domanda é la sfida che aspetta la Commissione Europea, i governi nazionali, i ministeri e gli altri organi che dovranno definire le politiche e decidere quali progetti sostenere per migliorare la percezione e la conoscenza che la gente ha della scienza. Questi dati possono anche essere usati per perorare la causa di nuove idee ed iniziative, specialmente quando si richiedono sovvenzioni nel campo dell’istruzione.


Web References

  • w1 – Google Earth combina immagini da  satellite, mappe e il potere di Google per mettere l’informazione geografica del mondo a portata dei tuoi polpastrelli.
  • w2 – Il sito delle inchieste Eurobarometer.

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